Due vincitori ex aequo, il prof. Luigi Maria Personé e il giornalista Claudio Marabini, meritarono il premio Panzini nella sua seconda edizione.
La cerimonia si svolse il 12 settembre 1965 preceduta da una orazione commemorativa tenuta dallo stesso prof. Personé.
Alcuni cambiamenti intervennero sia nella giuria e sia nel comitato d’onore, mentre non venne più riproposto il comitato promotore. Nella prima, sempre presieduta da Marino Moretti, sedevano Dante Arfelli, Angiolo Berti, Giuseppe Longo, Piero Panzini, Luigi Pasquini e Giovanni Titta Rosa.
Nel comitato d’onore troviamo: Giuseppe Saragat, presidente della Repubblica; Luigi Merzagora, presidente del Senato; Bucciarelli Ducci, presidente della Camera; Luigi Guy, ministro della Pubblica Istruzione; Achille Corona, ministro Turismo e Spettacolo; Luigi Preti, ministro riforma burocratica; Renato Schiavo, prefetto di Forlì; Gino Zannini, Veniero Accreman, Gino Mattarelli, Nicola Pagliarani, Stefano Servadei, mons. Emilio Biancheri, vescovo di Rimini; Domenico Giovannelli, presidente Tribunale di Rimini; Mario Pari, presidente EPT Forlì; Evaristo Zambelli, presidente Camera di Commercio di Forlì; Egidio Rendina, questore Forlì; Angelo Minzioni, Provveditore agli Studi di Forlì; Ten. Col. Eusebio Vigino, Capitaneria Porto Rimini; Odo Fantini, sindaco di Bellaria Igea Marina.
Svoltasi sempre col patrocinio della FNSI, la seconda edizione del premio era riservata “agli scrittori e ai giornalisti italiani che nel periodo 1 luglio 1963 – 15 giugno 1965 avranno pubblicato su una rivista a carattere letterario, e un secondo premio è riservato ai giornalisti italiani che, nello stesso spazio di tempo, avranno pubblicato uno o più articoli nei quotidiani a carattere nazionale o messo in onda sui programmi televisivi uno o più articoli o servizi sul tema: Panzini e il suo tempo”.
Il riconoscimento prevedeva 500 mila lire per il saggio sulla rivista a carattere letterario, e 500 mila lire per l’articolo giornalistico.