Domenica 16 dicembre presso la sede dell’Accademia Panziniana di Casa Finotti, al margine del Parco Panzini si è svolta una piccola cerimonia per ricordare tutti i nostri marinai, militari e civili, che durante le guerre ed i momenti di pace hanno perso la vita in mare.
“Per ricordarli tutti abbiamo citato un solo nome, “Giovanni Clelia”, una delle tante tragedie in mare che ricorda a noi tutti l’appartenenza ad una comunità, ad un mondo che seppur tecnologicamente evoluto ha la sua storia nelle antiche tradizioni marinare”, dice il presidente Flavio Ferranti.
L’Ammiraglio Angelo Mainardi col suo intervento ha spiegato le ragioni che hanno portato la Regia Marina Italiana a contribuire in maniera determinante alla vittoria nella prima guerra mondiale.
Ha lodato il coraggio sia degli alti gradi che hanno rivoluzionato per il mare Adriatico le strategie di guerra ma sopratutto l’ardimento con cui i nostri Maró affrontavano le corazzate austroungariche a bordo dei loro motoscafi di dieci metri di lunghezza senza alcuna protezione, pieni di esplosivo e di benzina. L’affondamento della corazzata Santo Stefano vicino a Premuda ne è l’esempio più conosciuto.
Al termine dell’incontro l’Ammiraglio Mainardi ha fatto una promessa alla Accademia Panziniana: quella di tornare il prossimo anno con altri interessanti argomenti che riguardano gli uomini ed il mare.